Antarctic Peninsula II

7 Marzo

Si riaccendono i motori mentre tutti i passeggeri ancora dormono. All’ora di colazione arriviamo alla Plevieau Bay ma il vento soffia a 70 km/h. Il programma della mattinata viene sostituito con l’attivita’ prevista per il pomeriggio. Ci dirigiamo verso la Petermann Island attraverso lo stretto di Penola. Qui’ il vento soffia solo a 30 km/h quindi riusciamo a salire sui gommoni. Il braccio di mare da attraversare e’ particolarmente lungo. Scendiamo a terra e saliamo un nevaio, due foche giocano e incrociano i loro colli, un uccello predatore si posa vicino ai pinguini che per proteggersi si raggruppano. Camminando sulla neve mi porto sull’altro versante dell’isola, panorama mozzafiato sulla costa e grossi icebergs in acqua. Il vento e’ forte e scaglia la neve ghiacciata sul viso, fotografare e’ opera ardua, gelano le mani ma non rinuncio. Dopo oltre un’ora rientro in gommone, il pilota ci porta attorno ad un grande iceberg dove alcune foche grigie sono comodamente sdraiate sul ghiaccio. Mentre pranziamo l’iceberg si spezza, un troncone arriva proprio sotto le nostre finestre e le foche rimangono tranquille fino al momento in cui si gettano in acqua. Poco piu’ tardi una balena transita in fianco alla nave e le urla si alzano quando la coda si inabissa. Nel pomeriggio si ritorna sui gommoni mentre soffia un vento gelido ed inizia a scendere neve ghiacciata. Un lungo tratto di mare per sbarcare sulla Winter Island. Visitiamo una vecchia base inglese ora museo, la Wordie House, e saliamo sul punto panoramico. Riprendiamo il gommone per sbarcare alla Vernadsky Base, una base inglese ceduta alla Ukraina venti anni fa per un importo simbolico di una sterlina. Ci accoglie Miscia, un meteorologo che ci fa da guida. Passiamo attraverso i diversi laboratori e poi saliamo al piano superiore dove c’e’ un piccolo negozio di souvenir ed un bar con bigliardo. Non perdo l’occasione per bere un bicchiere di vino bianco. Riscaldati ed asciugati ripartiamo in gommone, ha smesso di nevicare. Dopo aver raggiunto il punto piu’ meridionale della nostra crociera, 65 gradi 15′ Lat Sud, ripartiamo in direzione Nord. Ceniamo fiancheggiando ghiacciai con le pareti che si gettano in mare, montagne di rocce scurissime spruzzate di neve, incontriamo altre foche sdraiate sugli iceberg e dopocena riprende a nevicare.

2 pensieri su “Antarctic Peninsula II

  1. Mi stavo preoccupando tu non vedessi nemmeno una balena, visto mai che si siano tutte spostate nel Santuario dei Cetacei …..

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