Arrivato alla “Fin del Mundo” – Ushuaia

Penso sia troppo faticoso il trasferimento da Puerto Natales ad Ushuaia in un unico giorno, preferisco suddividerlo in due tranches. Lascio Puerto Natales una domenica pomeriggio, la citta’ e’ un po’ addormentata, i negozi e molti ristoranti sono chiusi. Il cielo pero’ e’ terso, brilla il sole, il vento non e’ piu’ freddo. In pullman mi trovo casualmente seduto in fianco ad un italo/cileno con origini torinesi. Le tre ore di viaggio passano tra piacevoli chiacchere ed un pisolino. Torino e la FIAT, la bagna cauda, dettagli interessanti che riguardano la Patagonia. Un viaggio piacevole, i panorami sono splendidi. Riparto la mattina seguente ben riposato, oggi mi aspetta un percorso ben piu’ lungo. Lasciata Punta Arenas si segue lo stretto di Magellano, la strada si fa sterrata. Arrivo a Punta Delgada e qui’ incrocio l’itinerario di quattro anni fa. Si arriva al molo, si scende dal pullman per salire sulla balconata del ferry. La volta scorsa il mare ed il cielo erano di color grigio blu, la foto che scattai sembra un quadro impressionista, oggi invece vedo solo blu e azzurro. Si sbarca a piedi, foto ricordo davanti al cartello verde “Bienvenidos a la Isla Tierra del Fuego”. Io ce l’ho gia’ ! Viene distribuito uno snack, biscotti e succo di frutta, nessuna pausa pranzo. Un’altra ora e si arriva alla frontiera cilena. In 50 minuti riusciamo a passare, velocissimi. Mezz’ora e si arriva alla frontiera argentina, qui’ basta solo un quarto d’ora. Riprende l’asfalto e si viaggia un po’ piu’ comodamente. Iniziano i boschi fueguini e si vedono le prime montagne. Poco oltre costeggiamo il lago Fagnano con vedute mozzafiato, nessuna sosta. Poco dopo le 18 superiamo il passo Garibaldi, la strada ha molte curve, siamo costretti a seguire un autoarticolato per lungo tempo. Si attraversano ancora vallate verdi, si incontra la prima neve sopra le nostre teste e “Bienvenidos a la fin del Mundo”, Ushuaia. Riconosco tutto, mi sembra d’essere passato solo qualche giorno fa. Un saluto d’obbligo a Paola che qui’ fu mia compagna di viaggio nel gennaio 2012. Preso l’albergo in citta’ ceno al “Mustacchio” che ho riconosciuto immediatamente. Sopa de mariscos e Sauvignon Blanc, un the caldo prima di dormire al Almacen Ramos Generales, un bar in una casa storica, all’esterno vecchie pubblicita’ di Campari e Cinzano, l’interno molto caldo, tutto in legno con oggetti antichi ovunque. Pasticceria DOC, un mito. Ushuaia e’ considerata la citta’ piu’ a Sud del mondo. Ha un grande porto sia commerciale che turistico, qui’ attraccano tutte le navi che fanno le crociere antartiche ma anche i battelli che navigano lungo il canale di Beagle, luogo di molti naufragi fino a quache decennio fa. Attorno una mezzaluna di monti con cime anche innevate. La citta’ si basa sulla avenida Maipu, che costeggia il porto ed il lungomare, e la San Martin, la parallela, piena di negozi, bar e ristoranti. La citta’ e’ sorta come colonia penale inglese e missione cristiana. Con i primi arrivi di colonizzatori e coloni e’ stata sterminata la popolazione di indiani nativi. Chi ucciso come bersaglio di caccia, la maggioranza uccisa dalle malattie importate dagli europei a causa della locale mancanza di anticorpi. Sono giornate piene di sole, oggi poi ci sono 18 gradi e il sole e’ molto caldo, il vento quasi assente. Volver a Volver. Voglio segnalare anche il ristorante Volver (tornare), e io ci sono tornato quattro anni dopo. Esterno ed interno tutto in legno, come logo un granchio, la specialita’ del luogo. Ordino una “cazuela de mariscos”, mi viene servito un tegamino tutto nero molto invitante. Cozze, seppie, scampi e molta polpa di granchio qui’ chiamato centolla ma pronunciato “sentoja”, tutto condito con una abbondante “salsa portoguesa”: pomodoro, peperoni e cipolle (troppe). E da beber ? Sauvignon Blanc. Una cena da ricordare. Nel frattempo fuori il cielo si fa rosso, il sole tramonta dietro le montagne, tutti gli ospiti del ristorante vanno e vengono per scattare foto imperdibili.

Un pensiero su “Arrivato alla “Fin del Mundo” – Ushuaia

  1. Grazie per la citazione! Ricordo tutto e mi sembra di essere li… Anche il ristorante col granchione e i simpatici amici con cui ci avevamo cenato! Questa volta però per te Ushuaia non è che il trampolino per una meta che allora avevamo solo sognato…. Buona avventura!

    "Mi piace"

Scrivi una risposta a paola morricone Cancella risposta