L’arrivo a Wamena

Venticinque minuti di volo sono sufficienti per raggiungere Wamena nel centro di Papua. Lasciato il mare solo montagne e colline verdi, poi una pianura, qualche risaia e tetti in lamiera. Così si presenta Wamena, una città di recente fondazione con strade tra loro parallele e perpendicolari. La pista dell’aeroporto è a ridosso della città, forse troppo corta per un Boeing 737, il pilota è costretto a frenare bruscamente. Si aprono i portelloni e sono tra i primi a scendere, nuvoloni sopra la mia testa e nessuna indicazione per l’aerostazione. Camminando sulla pista si passa sotto sotto le ali un aereo pronto al decollo. Mi guardo in giro come se chiedessi “ma dove debbo andare ?”. Poi mi fanno segno di qua, cioè mi indicano un capannone con piloni in legno e tetto in lamiera tutto bucato. Più avanti un cancello con dietro le persone che aspettano i passeggeri in arrivo. Facce un po’ brutte debbo dire e pelle molto scura, più africani che asiatici. Sulla mia destra una specie di pollaio chiuso da una lamiera ed una rete pieno di gente, è la “sala d’imbarco”, ed i bagagli chiedo ? La risposta non può essere che wait, wait e mi indicano un altro recinto con una specie di balconata in legno. I bagagli arrivano su dei carrelli trainati a mano, vengono depositati, si fa per dire, a terra. Si tra la terra e i sassi. Vedo però la mia valigia che qui è assolutamente riconoscibile senza ombra di dubbio. Inizia la ressa, tutti che chiedono i propri bagagli e si arriva tra urti e spintonate. Io mi ritraggo un attimo e poi arriva il mio turno. Bisogna riconoscere però che ogni bagaglio vene consegnato solo dopo un attento controllo dei codici di riferimento. Sono già stato avvicinato da strani tipi che si offrono come guide, cerco di evitarli ma all’uscita non trovo i taxi (qui non esistono) e mi faccio accompagnare da uno di loro che poi diventano due. Solo dopo un po’ capisco che mi accompagnano all’albergo suggerito dalla LP, a piedi. Comunque trovo una camera decente ed una guida per il trekking nella valle del Beliem. Partenza domani mattina in direzione Sud con guida e portatore, bagagli ridotti al minimo per una notte da passare in capanna. Sicuramente mi aspettano un paio di giorni indimenticabili.

2 pensieri su “L’arrivo a Wamena

  1. Ciao Oscar, sono Mimmo e seguo il tuo percorso con curiosità e invidia, con Google/maps vedo quello che tu visiti e vivi, aumentando ogni giorno il tuo bagaglio di esperienze e di consapevolezza. Ormai non sei più un cittadino di Sesto San Giovanni ma , un cittadino del Mondo. Dovunque tu sia in questo momento, ti Auguro un Buon Natale ed un Felice Anno 2016. Un Abbraccio fraterno da Mimmo Lippolis

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