Dalle più profonde e misteriose acque blu del mare Mediterraneo, proprio come Afrodite la dea greca dell’amore e della bellezza, emerge un’isola con la sua importante storia, le sue antiche tradizioni e la sua vasta cultura. Quest’isola è Cipro (traduzione liberamente tratta dal “museo del vino”, Erimi)
Abitata sin dal 10.000 ac. da un punto di vista prettamente geografico apparterebbe al continente asiatico. Fu conquistata da Alessandro Magno, dai romani e dai bizantini. Fu importante tappa dei crociati e con loro arrivò Riccardo I d’Inghilterra durante la Terza Crociata. Nel XV secolo fu il turno della repubblica di Venezia e più tardi venne assegnata all’Impero Britannico. Divenuta indipendente nel 1959 subì un colpo di stato che fu pretesto per la fondazione della Repubblica Turca di Cipro del Nord. La “nazione” turca è attualmente riconosciuta dalla sola Turchia mentre il settore greco-cipriota ha aderito all’Unione Europea e ha adottato l’Euro quale valuta nazionale. La gestione del territorio di quest’isola continua ad essere un’anomalia dal lontano 1974: una doppia linea di frontiera (chiamata Linea Verde) divide in due il paese e nel mezzo c’è una sorta di “terra di nessuno”. Circondata dal mare Cipro ha anche un interessante entroterra verde che ricorda quello delle isole greche. Nella zona Sud-occidentale si trova la catena montuosa del Troodos che sale tra larici e cedri fino ad arrivare alla vetta del monte Olympios a 1953 metri slm. Queste montagne sono caratterizzate da un clima fresco che diventa anche freddo durante la stagione invernale. Alla periferia di Platres, completamente immerso nei boschi, si trova il famosissimo Forest Park Hotel. Costruito negli anni trenta su disegno di un architetto israeliano fu ampliato nel 1990. La parte storica in stile art decò è stata perfettamente conservata e continua ad essere la sala ristorante dell’albergo. Durante la seconda guerra mondiale passò sotto il comando militare britannico e fu trasformato in ospedale. A guerra ultimata riprese le sue funzioni primarie e divenne “l’hotel dei re” ospitando, tra i tanti, il re egiziano Faruk. Tra queste dolci vallate si trovano diversi monasteri riconosciuti patrimonio mondiale dall’UNESCO. Costruiti tra il XI ed il XV secolo da monaci ortodossi spinti in luoghi remoti a causa della loro fede. Gli interni delle chiese sono affrescati con scene dell’Antico e del Nuovo Testamento secondo la tradizione ortodossa.
Il buon vino e la buona cucina non mancano. Sull’isola si produce il vino sin dal lontano 5.000 ac. Lo testimoniano le anfore trovate dagli archeologi, agli inizi avevano una forma tozza ma nel corso dei secoli si allungano e si restringe l’imboccatura per meglio conservare il vino. Interessante è la collezione di terracotte del museo di Erimi gestito dalla signora Anastasia dove si possono anche degustare vini bianchi, rosati e rossi. A Cipro abbiamo diverse tipologie di vini: Xinisteri (bianco secco), Cabernet Sauvignon (rosato secco o mediamente dolce), Mattaro e Maratheftiko (rossi di corpo da 13°). Dalle vinacce si producono anche grappe. La cucina locale ricorda molto quella greca a partire dai meze: tanti piccoli assaggi di verdure, formaggi e salsine che possono anche rappresentare un pranzo completo. Normalmente sono accompagnati dal pane tipico: la pita. Souvlaki (spiedini di carne), moussaka (melanzane al forno), pasticio (pasta al forno), tutti i piatti che ci riportano in Grecia. Particolarmente saporiti sono i pomodori, le olive e non possono mancare i cetrioli.

Castello di Kolossi, XIII secolo

Spremitore delle uve e giara in terracotta per la conservazione del vino

Bosco sui monti Troodos

Monastero ortodosso e altare
