MARGILON, DOVE NACQUE LA SETA

Se ci si chiede: dove nacque la seta ? Probabilmente la risposta esatta è qui, a Margilon. La città fu probabilmente fondata già nel I° secolo a.c. e per un lungo periodo fu gestita dalle corporazioni dei commercianti della seta. La più importante attrattiva della città sarà quindi la Yodgorlik Silk Factory. Lo show room e il negozio sono situati in una ex moschea. E’ domenica, la fabbrica è praticamente vuota ma visitabile grazie all’aiuto di una giovane guida. Si inizia col trattamento dei bozzoli (riesco ad averne uno), bollitura, trattamento al vapore e dipanamento. Segue la tintura e la tessitura. Ci sono molte macchine meccaniche ma oggi il reparto è vuoto e non attivo. Nel reparto tessitura manuale un paio di donne ci mostrano il procedimento. Sui telai di legno le tessitrici muovono alternativamente i due piedi mentre con la mano destra comandano la navicella che corre veloce tra le trame. Il risultato è a dir poco straordinario. Queste tele di seta colorata che si compongono molto lentamente hanno colori vivaci e disegni di fantasia. Inoltre la domenica, al di fuori del centro cittadino, si tiene il Bazar Kumtepa. Il “bozor”, così viene chiamato localmente, è raggiungibile grazie a moltissimi taxi collettivi chiamati “marshrutka”. Migliaia di uomini e donne, soprattutto donne che si dedicano alla spesa famigliare, si muovono in qualsiasi direzione. Qui si vende di tutto, abiti e biancheria, frutta fresca e secca, verdure, uova con ceci e carne, sempre appesa a sul bancone. Molti sono i chioschi che offrono spiedini cotti sulla carbonella e panzerotti fritti in un grande wok alimentato a legna. Sono spesso investito da queste folate di fumo e di odore di griglia così fermo a scattare qualche foto davanti ad uno di questi chioschi. Nonostante mi trovo in paese musulmano qui non è un problema fotografare, anzi ne sono felici e sono proprio loro a chiedermi di farlo. Un ragazzo impasta e dà forma ai panzerotti, li imbottisce e un cuoco li frigge nell’olio. Il titolare, con una bella faccia asiatica e pizzetto, mi invita a sedermi ad un tavolo. Un signore anziano mi pone domande aiutandosi molto con i gesti, in qualche modo ci capiamo. Prima mi viene servito un panzerotto col ripieno di carne e poi un secondo col ripieno di purè. Almeno così sembra. Un po’ unti ma piacevoli. Prima di mangiarli vanno intinti in un sughetto leggermente piccante e come bevanda le teiere sono sempre disponibili. Quando chiedo “quant’è” la risposta è “vai” mimata con le mani. Insomma lo spuntino mi è stato offerto, non è per l’importo che sarà una sciocchezza ma ho molto apprezzato il gesto. Aneddoti del genere sono ancora possibili. Anche qui vedo molte donne sedute allo stesso tavolo che conversano bevendo del the durante una pausa della spesa. Nel tardo pomeriggio sono in stazione in attesa del treno per la capitale. Un’addetta mi invita ad accomodarmi nella sala d’aspetto VIP. Accende le luci e la tv che dà storielle e balli di “Bollivud” e mi serve del the. Seduto su comodi divani della ferrovia dell’O’zbekiston (così lo chiamano) attendo l’arrivo del treno. E’ lo stesso che ho preso ieri ma oggi non ho il biglietto perché la biglietteria è chiusa. Un addetto mi fa sedere nella sua carrozza, chiama una ragazza che parla inglese (poi scoprirò che è una guida turistica) che fa da interprete. Così riesco pagare e sorseggiare un the mentre si viaggia. La linea ferroviaria attraversa una vasta pianura coltivata, è la valle di Fergana. In tempi piuttosto rapidi riappare il deserto ma in un affossamento della vallata vedo un lungo e stretto villaggio con orti e piante. Il sole tramonta, il cielo diventa rosa e le montagne disegnano il loro profilo scuro. Sono le 19 ed è già arrivato il buio. Lungo la strada, che in alcuni tratti corre parallela alla linea ferroviaria, si vedono le luci delle auto, i ristoranti e le stazioni di servizio illuminate con lunghi tubi colorati al neon. Verso le 22 arrivo a Tashkent, o meglio, come vedo scritto in stazione Toshkent.     

Bozzoli durante le lavorazione
Il bazar Kumtepa

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