Arrivederci Cina. Lascio la Cina con un po’ di nostalgia ma la mia avventura continua. Domani attraverserò le montagne del Pamir per raggiungere il Kirghizistan. Durante questo viaggio sono riuscito a conoscere la Cina più vera, più profonda. Ho trovato un popolo aperto e sorridente. Un po’ maleducato nel rispettare le code, dare spintoni, interporsi tra la mia camera ed il soggetto ma nel complesso è stata un’esperienza positiva anche se non facile in alcuni passaggi. Noto troppo spreco sia di energia che nel settore alimentare. Sono costretto a sottolineare che la conoscenza dell’inglese è troppo scarsa perfino nel settore del turismo e tra i giovani studenti. Penso che ciò rappresenti un grosso freno allo sviluppo del paese anche se noto la volontà di crescita. Opere di ingegneria modernissima, linee ferroviarie ad alta velocità, strade e autostrade, ponti avveniristici costellano il paese. Del resto a breve saranno, o forse già lo sono, la prima economia del globo. E’ un paese che ha avuto una grande storia e che ha espresso tanta cultura però in questo mio viaggio non ho mai visto una persona a leggere un libro o un giornale, non una persona con un tablet o un computer come succede normalmente sui nostri treni. Tutto passa attraverso il cellulare: traduzioni scritte o verbali, mappe e pagamenti. Tutto tecnologico e tutto tracciato. Ma il problema è che la cultura odierna passa solo attraverso Tik Tok. Tutti, ma davvero tutti, sempre col cellulare in mano a vedere ogni tipo di video. Al contrario, a noi stranieri è vietato ogni tipo di social e, andando verso occidente, vengono filtrati perfino i nostri giornali. L’unico mezzo di comunicazione che mi è stato concesso sono le e-mail. Impossibile anche aggiornare il mio blog in quanto basato su wordpress. La comunicazione è una delle basi della democrazia e una riflessione sull’argomento è assolutamente opportuna.