22 – 25 / 07 / 2022
Lascio Reykjavik in direzione Sud-Est verso il famoso Golden Circle. La strada attraversa aree verdi dove, non raramente, si incontrano i famosi impianti geotermici riconoscibili grazie alle loro enormi emissioni di vapore. Prima sosta al Lava Tunnel, una galleria naturale formatasi 5.000 anni fa durante un’eruzione. Si cammina tra le pietre illuminate da grossi squarci della roccia fino ad infilarsi in un tunnel buio creato dal flusso della lava incandescente. Un fenomeno naturale frequente in questa terra vulcanica. Dalla galleria al lago. Eccoci alla Secret Lagoon, la più antica piscina naturale dell’Islanda ma, proprio per questo motivo, non molto segreta, anzi, piuttosto frequentata. Siamo in un’area geotermica dove l’acqua calda sgorga spontaneamente dal terreno. Attorno alla piscina principale si vedono ovunque pozze ribollenti e piccoli getti geiser. Bambini, adulti e anziani sono immersi nell’acqua calda fino alle spalle, molto più calda della temperatura esterna, senza considerare il vento freddo che soffia in continuazione. Qualcuno sorseggia un calice di vino bianco o un bicchiere di birra. Confesso che è una situazione piacevole, io ho optato per il vino, ovviamente. Di nuovo un vulcano, ora siamo sui bordi del Kerid Crater. 6.500 anni fa, cessata l’attività vulcanica, nel fondo della caldera si è formato un lago di acqua piovana che assume colorazioni marine grazie ai materiali che costituiscono le rocce. Proseguiamo seguendo il Golden Circle ed arriviamo al Thingvellir National Park, un ecosistema protetto dall’Unesco formato da verdi vallate, fiumi, laghetti e cascate. Qui la Natura offre molte opportunità ma sono state scritte anche importanti pagine di storia: in prossimità della Roccia della Legge i vichinghi fondarono nel 930 il primo parlamento democratico del mondo, l’Albingi. Ma la cosa che più mi emoziona è la spaccatura di Almannagja dove le due placche tettoniche, l’euroasiatica e la nordamericana, si affiancano distanziandosi. Un largo sentiero corre tra le rocce lungo la spaccatura tettonica che si allarga da uno a due centimetri l’anno. Un fenomeno eccezionale che spaccherà l’isola in due parti. Il suo lato occidentale proseguirà il suo lento cammino verso il continente americano. Davvero affascinante. Entro nell’area geotermica di Haukadalur, una valle termale con sorgenti calde, pozze ribollenti che possono anche raggiungere i cento gradi, vapori che s’alzano verso il cielo, gayser piccoli e grandi. Di fronte al centro Visitatori una folla di turisti gode lo spettacolo dell’attività dei gayser Strokkur che ogni 3 / 5 minuti si esibisce con un getto alto almeno 30 metri. E ad ogni occasione si ripete l’urlo della folla. Lungo il corso del fiume Hvità incrocio la cascata di Gullfoss che con un doppio salto precipita in un suggestivo canyon. Impressionante la potenza di quest’acqua che sembra latte e che genera un’enorme quantità di spray trasportato dal vento. Il cielo è sempre grigio, pioviggina, la temperatura è sempre fresca, rientro verso la capitale.






