The Icefields Parkway

Un percorso di 230 km tra montagne, boschi e ghiacciai. Questa è la Icefields Parkway, da tutti considerata una delle più belle strade panoramiche del mondo. Quando partiamo la mattina il cielo è ancora un po’ coperto. Cumuli di umidità creano delle nebbie a fondo valle, sopra di loro spuntano le più alte vette. Le montagne ed i ghiacciai svaniscono tra le nubi e riappaiano magicamente. Oggi ho richiesto di stare seduto davanti e questo spettacolo me lo godo tutto. Dopo poco più di un’ora arriviamo allo Icefield Centre. Davanti a noi una morena glaciale ed il ghiacciaio Athabasca, anche qui ci stanno aspettando. Su un carrello c’è tutto il necessario per completare le nostre attrezzature. Recuperiamo cappelli e guanti per affrontare il freddo e ramponi per camminare sul ghiaccio. Per me, con i ramponi ai piedi, è come tornare un po’ indietro con gli anni. Ci accompagna nella nostra escursione di tre ora una guida neo-zelandese. Saliamo la morena e ci fermiamo ad un cippo dove viene indicato il punto in cui il ghiacciaio si estendeva fino al 1982. In 35 anni abbiamo perso circa 400 m di ghiacciaio. Il processo però non è riferito solo agli anni più recenti, più tardi scoprirò un secondo cippo che indica la posizione del ghiacciaio nel 1840. Saranno altri 500 metri e forse più, il processo però è impressionante. Superato un ponticello realizzato con un asse traballante saliamo sul ghiaccio.  Le nubi arrivano fino alla morena, poi si alzano ma il cielo rimane grigio. Lungo il cammino incontriamo qualche crepaccio e parecchi torrenti d’acqua che scavano il ghiaccio creando delle bellissime sfumature tra il bianco, l’azzurro ed il blu. Il vento è freddo me le nubi si aprono e lasciano spazi a squarci azzurri ed il sole incomincia a scaldarci. Arriviamo fino a dove il percorso è sicuro, più avanti i crepacci sono numerosi. Immancabile la foto di gruppo. Rientriamo e ci fermiamo per uno spuntino al rifugio, oltre ad un panino riesco anche ad avere una zuppa calda. Ripartiamo sempre verso Lake Louise, la strada supera il passo Sunwotpa poi inizia una lunga discesa. Ci fermiamo al Peyto Lake, un’altra distesa d’acqua turchese tra le montagne ed i boschi. E’ pomeriggio inoltrato, soffia un bel vento fresco e le nuvole ritornano ad abbassarsi. Superiamo il Bow Pass ed un’altra sosta al Bow Lake, molto rapida. Arriviamo a Lake Louise che è quasi sera, chiudo la giornata con tagliatelle alla bolognese, decenti, ed un buon vino rosso canadese.

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