Il Nakasendo, da Magome a Tsumago

Il Nakasendo era una delle cinque strade che durante il periodo Edo (1603 – 1868) collegavano l’antica Edo, l’odierna Tokyo, con Kyoto. Lungo la valle del Kiso, nel bel mezzo delle Alpi giapponesi ricoperte di fitti boschi, alcuni tratti di quella strada sono stati recuperati. Secondo Lonely Planet il tratto più suggestivo va da Magome a Tsumago. Circa otto chilometri di percorso, “una delle esperienze più belle che un viaggiatore possa fare in Giappone”. Come potevo rinunciarvi ? Treno più bus da Seto e zainetto in spalla arrivo a Magome. Un strada pedonale acciottolata percorre il vecchio borgo con il mulino, i canali in pietra dove scorre l’acqua fresca, le antiche case in legno, i fiori e le piante. Uscendo dal villaggio il sentiero entra nel bosco. Ogni duecento/trecento metri trovo una campana che va suonata per allontanare gli orsi con tanto di cartello di pericolo. Forse una vecchia realtà ma io ogni tanto la campana la suono. Attraverso i boschi si arriva al passo, 801 metri d’altezza, siamo al km 2,5. Inizia una discesa lungo un largo sentiero in mezzo al bosco. Seguo un fiume che scorre saltellando tra massi e piante dall’alto fusto. Trovo una “room for rest” ma è troppo presto per fermarmi, voglio almeno superare la metà del percorso. E così quando mancano meno di due chilometri a Tsumago mi fermo in una antica casa adibita a bar e ristorante. Si entra a piedi scalzi, una prima sala col fuoco nel mezzo ed una seconda sala coi tavolini bassi ed i cuscini per sedersi. Mangio una zuppa di verdure e spaghetti integrali, tipo grano saraceno. Superando qualche campo di riso dove le verdi piantine vengo mosse da un piacevole venticello entro in Tsumago. Qualche abitazione rurale, vera, poi diventa inevitabile l’area più turistica. Il “viaggiatore viaggiante” ha completato la sua esperienza e … stanchino … rientra in treno a Seto.

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