10 Marzo
La traversata del mare (il Drake Passage) questa volta ci fa soffrire, il mare e’ molto mosso. Verso sera stanno tutti male, medico compreso, io che ho preso preventivamente le pastiglie reggo abbastanza bene. All’ora di cena la maggioranza dei passeggeri e’ chiusa in cabina, la sala da pranzo e’ semivuota. Ceno col mio compagno di camera giapponese. Arriva un’onda anomala da sinistra, cadono tutti i bicchieri e le bottiglie, perfino i salini, un signore seduto al tavolo in fianco al mio viene letteralmente scagliato a terra. Un urlo generale poi i camerieri filippini sistemano tutto. Il Polar Bear Bar normalmente la sera e’ molto frequentato, oggi e’ deserto e le luci sono spente. Vado anch’io a letto presto. di notte vengo sbattuto a destra e a manca e mi devo alzare un paio di volte per raccogliere le cose cadute.
11 Marzo
Il mare e’ sempre molto mosso, faccio una colazione leggera e mi sdraio a letto, mi sento privo di energie. Si incominciano ad intravedere le prime isole e rientriamo nel Canale di Beagle. Nel pomeriggio ho un paio di lineette di febbre, per cena solo un po’ di zuppa e due fette di prosciutto crudo. Alle 18,00 il capitano ha spento i motori, non possiamo entrare nella baia a causa del vento forte, ora pero’ il mare e’ accettabile, l’ancora viene calata lungo il canale.
12 Marzo
In piena notte si riaccendono i motori ed alle 7,00 entriamo in porto, alle 8,00 sbarco. Saluti all’equipaggio, allo staff di G Adventures, ed ai passeggeri. La grande avventura finisce qui’, rimangono un migliaio di foto e video, e tanti, tanti ricordi.