Sveglia che è ancora buio, alle 5 siamo già tutti pronti sul bus, di nuovo verso Uluru per ammirare l’alba. Arriviamo al parcheggio che è ancora buio. Sulla sinistra della roccia incomincia ad arrivare la prima luce, rossa. Il cielo è ancora un po’ buio, le nuvole grigie, gli squarci diventano sempre più chiari. Ad un certo punto, a sinistra della roccia, tutto diventa rosa, rosso, mentre a destra c’è un azzurro tenue. Poi la terra e la roccia assumono la loro colorazione rossa ed il cielo rimane un po’ grigio, nuvoloso. Ci portiamo alle spalle della roccia e percorriamo il sentiero Uluru Walk. Un paio d’ore di camminata attorno alla roccia, le pareti hanno piccole e grosse caverne. Incontriamo un serbatoio d’acqua potabile tutto dipinto dai ragazzi del Nymatijatjara College. Sono stati utilizzati i colori della terra e del cielo per realizzare disegni carichi di messaggi destinati ai turisti. Il migliore: have a good holiday, be safe, take a seat, have a rest, enjoy your day. Scritto in bianco (le nuvole) su fondo azzurro (il cielo) ed un disegno di coccodrillo col colore della terra. Proseguiamo e le stratificazioni della roccia si fanno quasi verticali, poi guardando verso l’alto si apre una grande caverna a forma di bocca. Di nuovo una caverna con graffiti per l’insegnamento della caccia, pochi metri più avanti c’è un piccolo laghetto dove gli animali usavano abbeverarsi, l’acqua di questo lago era ed è considerata sacra dagli aborigeni Anangu. Più avanti incontriamo una grande roccia con alcune fenditure che la fanno assomigliare ad un volto umano. Nel frattempo il cielo si è aperto ed è ritornato azzurro ma purtroppo il gruppo deve incominciare a lasciarsi. Un paio di ragazze malesi si fermano qui al Resort, Martin il ragazzo ceco e le due ragazze di Taiwan ci lasciano all’aeroporto di Ayers Rock. Siamo tutti un po’ tristi ma ripartiamo. Sosta per il pranzo, panini, e di nuovo in viaggio. Ora è molto caldo, siamo sopra i 38° all’ombra. Un’ultima sosta al Camel Ride ma nessuno è interessato ai cammelli, solo gelati e bevande fresche. Rientriamo ad Alice Springs verso le 5 del pomeriggio. 1.600 km percorsi nell’Outback in tre giorni e due notti sotto le stelle. Finalmente una doccia come si deve ed un po’ di riposo al fresco dell’aria condizionata. La sera ci rivediamo tutti al Rock Bar per la cena d’addio, un ottimo filetto di canguro, molto tenero e saporito. Che nessuno si scandalizzi, il canguro è sempre stata la base dell’alimentazione aborigena. Baci e abbracci ed un arrivederci su facebook.