Namaste

Namaste, no non è stato un buon benvenuto in India. Volo per Nuova Delhi arrivato puntuale, nuovissimo metrò per il centro, taxi per l’albergo. E lungo la strada mi preparano una truffa da 300 $, debbo dire ben orchestrata. La truffa consisteva nel raccontarmi che l’albergo non era raggiungibile a causa di una festa religiosa con scontri tra fazioni e quindi sarei dovuto partire immediatamente per Agra perdendo così l’albergo già prenotato. Sventata la truffa e passata la notte altri furbi si ripresentano, questa volta per soli 200 $. la scusa: niente treni disponibili per Varanasi. Ultimo aneddoto: “cacca di uccello sulle scarpe” con tanto di lustrascarpe che ti pulisce tutto ma per evitare lo schifo paghi circa 20 €. Insomma, bastava leggere pagina 122 della Lonely Planet e tutto era già stato raccontato. Nonostante ciò prenoto il treno per Varanasi, ricevo il visto per il Myanmar e visito il Red Fort.

2 pensieri su “Namaste

  1. Ciao Oscar,
    bello sentire di te e vedere con i tuoi occhi quei luoghi incantati.
    Mi pare tu sia transitato anche per lo Yemen e la magica Sanaa, lo hai solo attraversato o lo hai anche vissuto un pò? Io l’ho trovato stupendo.
    A presto Guglielmo

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